giovedì 26 febbraio 2015

Urged by Bosco Ottica’s success, Caffè900, a program broadcast by Canale Italia television network, interviewed Mr. Alessandro Bosco


https://www.youtube.com/watch?v=lgNnU06TJbc
(a ten-minute talk between history and future)

Mr. Bosco tells about the birth of his business, from the 1970’s to the development of lasers. A laser, as Mr. Bosco explains, is the device that converts conventional energy forms into light energy.
The light energy, just like water in a hydro-electric penstock or a high-tension line in a power plant, must be channeled through fibers, handpieces, focus lenses, in order to be effectively utilized. This is one of Bosco Ottica’s competences.
The interview does not just deal with optical fibers, that are the natural vehicle for light. Bosco Ottica has been developing, unequalled in our country and as few other companies all over the world, technologies for concentrating and focusing light energy with high efficiency and record fluences.
All this enabled Bosco Ottica to meet with great success mainly in the medical field, both cosmetic-aesthetic and surgical, with its three versions (with spacer, contact, and endo), and , at the same time, allowed it to enter, through experimentation, other industrial-scientific fields such as micromachining, marking, restoration of frescoes and monuments, gold engraving and so on.
A story of passion, determination and competence that, inevitably, led to excellence.


venerdì 20 febbraio 2015

Processo produttivo dei manipoli: estrema specificità ed alta tecnologia

Le moderne tecniche di simulazione e di realizzazione dei prototipi, permettono di ridurre i tempi di progettazione e gli sbagli. In poche ore, è possibile decodificare il file di progetto e realizzare i primi prototipi in grado di dare l’esatta percezione del lavoro, senza margine di errore nella definizione sia della forma che della funzione.

La progettazione e simulazionedei manipoli sono passaggi tanto importanti quanto delicati poiché lasciano alle fasi successive di produzione e assemblaggiopoche variabili. È fondamentale quindi, che fino a qui non siano stati commessi errori.

La progettazione di un manipolo avviene in una struttura specifica, dedicata alla realizzazione di componenti meccaniche, che richiede l’uso di macchinari multiasse di recentissima introduzione. Segue l’assemblaggio, fase per cui è stato introdotto il concetto di ‘learn production’: qui bisognarispettare le tolleranze di montaggio e avere cura di preservare gliaspetti estetici del dispositivo.

L’intero processo produttivo termina con il collaudo finale, al termine del quale viene redatto un ‘rapporto di collaudo’ o documento che certifica il rispetto delle norme. I manipoli laser sono  dispositivo medici, rientrano quindi nell’attrezzatura medicale. Per tanto, devono avere un numero di serie a cui corrisponde la documentazione di progetto e di realizzazione.


I manipoli sono strumenti di grande precisione che richiedono estrema specificità e alta tecnologia.


venerdì 13 febbraio 2015

Tecnica dei manipoli: dallo studio di modello alla nascita del prototipo

La nascita del prototipo di un manipolo permette di valutare la correttezza del modello matematico studiato nella prima fase di lavorazione, la manipolazione ottica. La seconda fase, finalizzata appunto alla realizzazione del prototipo avviene in laboratorio, dove vengono verificate le prestazioni di sistema rispetto alle specifiche dei lasers. Molto spesso, infatti, le caratteristiche di emissione variano in funzione delle condizioni d’uso.

Al fine di rispettare le norme di certificazione e l’alta qualità tecnologica che si traduce nella realizzazione di prodotti sicuri e affidabili, si lavora al meglio portando i dispositivi alle massime prestazioni migliorandone il funzionamento. Vengono misurate le potenze emesse e la distribuzione di energia dei fasci, definendo in questo modo in maniera oggettiva il comportamento dello strumento.

Terminata questa seconda fase, si studia il layout meccanico. Vengono, quindi, definite le parti meccaniche che costituiscono i manipoli: programmi di progettazione tridimensionale permettono di disegnare tutte le componenti e di studiarne l’armonizzazione. Leggerezza, ergonomia, robustezza sono i principi da rispettare: sono le caratteristiche che ciascun manipolo deve avere, oltre ad affidabilità, facilità di pulizia e manutenzione.
Il progettista immagina di essere un ‘utente’: analizza e valuta tutte le possibili condizioni d’uso che lo stesso potrebbe incontrare. È la fase in cui emergono le differenze tecniche dei manipoli rispetto al loro uso: un dispositivodestinato al settore veterinario per intervenire chirurgicamente su un animale, è dal punto di vista ottico simile a quello utilizzato in chirurgia per operare un uomo, ma dal punto di vista meccanico e strutturale presenta delle caratteristiche differenti.

Terminata anche la seconda fase di lavoro, inizia la progettazione vera e propria del dispositivo.

(to be continued..)


giovedì 5 febbraio 2015

I manipoli:genesi e origine di uno strumento di grande precisione

I manipoli servono a governare la radiazione laser proveniente dalla fibra ottica, rendendo il fascio idoneo all'applicazione terapeutica richiesta.

Il manipolo laser è uno strumento opto meccanico di precisione costituito da componenti ottiche, componenti meccaniche e parti elettroniche. Il suo scopo è quello di governare la radiazione laser proveniente dalla fibra ottica, generando un fascio di uscita che sia perfettamente rispondente alle caratteristiche applicative, oltre che alle sempre più stringenti norme internazionali di sicurezza. In questo modo, tutta l'energia viene trasmessa senza alcuno spreco. Quest’ultimo è un aspetto molto importante perché se ci fosse spreco d’ energia si danneggerebbero le componenti stesse del manipolo.

Come nascono i manipoli? Per realizzarli, sono necessarie delicate e specializzate fasi di lavoro.Si parte con la modellazione ottica: grazie a specifici software di progettazione,è possibile studiare e prevedere il comportamento del fascio laser attraverso le lenti e le componenti ottiche che si è ipotizzato di utilizzare. Vengono prese in considerazione diverse soluzioni e dall’analisi delle prestazioni di ciascuna, si stabilisce quale sarà quella ottimale.
È importante esaminare non solo il comportamento del fascio laser. Gli studi e le analisi devono interessare anche altre componenti ottiche,determinanti per definire le caratteristiche tecniche di un manipolo. Parliamo di telecamere, sensori ottici e sistemi d’illuminazione.


Terminata questa prima fase di studio, si va in laboratorio: sulla base dei dati e delle analisi raccolte, nasce il primo prototipo.(to be continued..)